“Ma quella volta ho perso tanti chili!
Quella dieta funzionava a meraviglia”…e allora come mai li hai ripresi tutti?
Probabilmente è perché quel regime alimentare non era equilibrato o adatto per
essere mantenuto sul lungo termine!
La mindful eating , o alimentazione
consapevole, è una strategia di recupero della sana alimentazione più
equilibrata, in grado di fornire benefici sul lungo termine e stabilizzazione
del proprio peso corporeo.
Scenari comuni:
- Desiderio di perdere peso
- Storie di varie diete più o meno fallimentari
- Sensazione di essere dipendenti dal cibo
- Alimentazione incontrollata
Caratterizzati da:
- cicli restrizione-abbuffata
- pensieri dicotomici: “bianco o nero”
- sensazione d’insicurezza verso l’alimentazione
- mancanza di fiducia in se stessi e nel proprio corpo nel prendere decisioni alimentari
E’ questo il quadro che molto spesso ci si
trova ad affrontare quando si parla di sovrappeso.
I classici approcci prescrittivi alle diete
comportano lo sviluppo di pensieri dicotomici per cui o si aderisce alla
norma o si è fuori dalla regola, e questo provoca l’aumento di sensi di
colpa, vergogna e fallimento quando non si riesce a seguire perfettamente
il piano nutrizionale assegnato.
Negli ultimi anni, però, le ricerche
scientifiche hanno rilevato dei criteri e delle strategie efficaci nell’aiutare
le persone a regolare la propria alimentazione e il proprio peso corporeo, per
ripristinare il benessere psicofisico.
Gli interventi di mindful eating forniscono informazioni e strategie che
alimentano nelle persone la libertà di scelta e di selezione dei cibi
che trovano più gradevoli, nutrienti e benefici per il loro corpo e per le loro
necessità psico-fisiche.
Strategie in ottica mindful eating:
- educazione alimentare
- strutturazione degli orari dei pasti per dare regolarità alle sensazioni di fame e sazietà
- supporto nella scelta di “piatti bilanciati” nei loro elementi nutrizionali, per regolare i picchi glicemici e il craving (desiderio)
- pianificazione dei pasti con suggerimenti di porzioni “medie” da cui partire con gli esperimenti personali
- eliminazione di regole e divieti (libertà di mangiare ogni cosa)
- graduale reintroduzione dei cibi ansiogeni che un tempo erano considerati proibitivi e quindi evitati
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