Il cibo come
premio è uno schema complesso che nei diversi casi dà origine a risposte
identiche o leggermente differenti nel bambino diventato adulto, a seconda
delle ragioni per cui è stato attivato:
-
- Come
premio per aver fatto bene qualcosa:
“Brava! Sei riuscita a fare tutti i
compiti, ecco il dolce che ho preparato apposta per te”
-
- -Come
stimolo a fare bene:
“Coraggio, studia e se porti a casa
un bel voto domenica andiamo tutti insieme a mangiare la pizza”
-
- Come
preghiera propiziatoria:
“Smetti di piangere, per favore, che
la mamma ti prepara la pappa e intanto ti dà anche la caramellina che tanto ti
piace”
Quando la
mamma si rivolge al proprio figlio e gli dice: “Se fai il bravo ti preparo le
polpette che ti piacciono tanto”, “Se stai buono, la mamma ti dà il
cioccolatino”, “Se fai tutti i compiti di scuola puoi mangiare la merendina o
il dolce che ti ho preparato”, “Se smetti di piangere la mamma ti dà la pappa”,
“Se porti a casa dei bei voti, ti compro il gelato”, e così via, essa sta di
fatto istruendo suo figlio a fare qualcosa in cambio di qualcos’altro.
Non c’è
nulla di male a premiare un bambino, ma attenzione a non abituarlo al fatto che
per fare bene deve ricevere un premio perché rischieremo di fare di lui un
semplice opportunista oppure un arrivista e in ultima analisi un individuo che
ha sostituito il suo senso di responsabilità e di azione con un senso di azione
condizionata all’avere e quindi con l’attaccamento alle cose materiali. I
genitori e in particolare le mamme dovrebbero valutare bene i risvolti negativi
del far vivere ai figli esperienze
positive in cui stimoli e risposte sul piano affettivo coinvolgano sempre il
cibo.
Sarebbe
meglio non coinvolgere sempre il cibo per risolvere qualsiasi problema
educativo, ma cercare di farlo attraverso il dialogo e la comprensione se non
vogliamo creare in futuro un mondo di adulti schiavi del cibo stesso ed
emotivamente deboli o instabili.
Ciascun
bambino potrà reagire in modo diverso al meccanismo del cibo come premio.
In generale
possiamo osservare che i bambini che vengono spesso premiati attraverso il
cibo, avranno la tendenza da adulti a volersi premiare attraverso il cibo per
qualsiasi cosa abbiano fatto di buono, oppure prima di essere disposti a fare
qualcosa. Con questo genere di meccanismo si spiegano anche alcuni
comportamenti di persone che si mettono a dieta per dimagrire e poi falliscono.
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